giovedì 18 agosto 2011

Dando i numeri

Sostiene la mia autrice preferita che il mio mestiere sia "fare i conti". Roba forte, dice lei. E io dico: sempre meglio che dare i numeri.

Ieri mi sono messo a farne un po'. Di conti. Dopo qualche ora di piscina. E prima di bucatini all'amatriciana più abbacchio alla scottadito. Ottimi. A Milano, ma in Porta Romana.

Pensavo ai microcomuni e a quanto poco ci costano. Ok, sempre meglio un comune di 100 abitanti di un calciatore di serie A che fa i capricci per non pagare il "contributo di solidarietà". O del Bossi montanaro che promette il tfr in busta paga. Come se ci fosse ancora, il tfr.

Comunque, siccome "fare i conti" è il mio mestiere e forse anche una passione, ne ho fatto qualcuno.

Trasferimenti statali ai comuni per abitante. Questa pulce nell'orecchio me la misero i leghisti, quando si lamentarono di un comune vicino Napoli che prendeva il doppio dei soldi di Novi. Pro capite. Dallo Stato. Feci due ricerche e trovai un bell'elenco di comuni piccoli e piccolissimi che ne prendevano per così di più. Più di Novi. Più di Marano di Napoli.

Ma vediamo questi numeri. Che stanno sul sito del Ministero dell'Interno. Cercare per credere.

Novi Ligure riceve nel 2011 5.036.227 euro. E ci abitano 28.687 persone. I comuni del Novese con meno di 1.000 abitanti hanno in tutto 8.591 abitanti. E ricevono in totale 3.199.578 euro.

Dunque, per ogni residente a Novi lo stato trasferisce 175,56 euro. Per ogni residente in un piccolo comune, ne trasferisce 372,43. Più del doppio.

Ma si dirà, ci sono i comuni di montagna. Mica si possono fare confronti. Giusto. Vediamo il dettaglio. Nei comuni di montagna (Voltaggio, Parodi, Cabella, Cantalupo, Carrosio, Fraconalto, Albera, Rocchetta, Mongiardino, Roccaforte e Carrega) vivono 4.498 persone. E lo Stato trasferisce 1.780.512 euro. Negli altri piccoli comuni abitano 4.093 persone. E lo Stato trasferisce 1.419.065 euro. Non c'è correlazione.

La correlazione - inversa - c'è invece con la popolazione. Più diminuisce il numero dei residenti, più aumenta il contributo statale per ogni abitante. Come da grafico.

Ora, sappiamo che molti amministratori nei microcomuni non ritirano i gettoni. Gesto nobile, ma non so quanto democratico. E far lavorare la gente gratis temo non sia la strada giusta per selezionare i più bravi. Ma non dipende da loro, va detto. Non è questione di costi della politica.

Nessuno diventa ricco perché esistono comuni con 100 abitanti. Ma tutti diventiamo un po' più poveri, forse. Forse perché le inefficienze e le diseconomie di scala - termine col quale mi attirerò le ire della mia autrice preferita, che non mi faccio proprio capire... e infatti si è incazzata, ma vuol solo dire che più sei piccolo più costi, perché le spese fisse son sempre quelle - sono il vero problema.

E forse è anche vero che non si risolvono - tutte e subito - togliendo i comuni sotto i 1.000 abitanti. E forse è vero che servirebbero accorpamenti studiati meglio. Ma intanto quelle inefficienze ci sono. E se non c'è più un euro, forse non ce le possiamo più permettere. Per questo io penso che l'accorpamento dei piccoli comuni sia, non solo giusto, ma necessario. Ecco.

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