mercoledì 20 luglio 2011

A cosa serve il vento

Son quasi vecchio, ma ho ancora buona memoria. Sicché ricordo cose di vent’anni fa. Con questo dimostrando inequivocabilmente di essere vecchio. Appunto.
Mi è tornato in mente Corrado Guzzanti che imitava Ugo Intini. “Non può crollare un sistema per qualche irregolarità”. Erano i giorni delle monetine e della fuga da via del Corso. Ecco, ho pensato, non faremo mica la stessa fine? Forse sì. E non potremo prendercela con nessuno. Con noi. E basta.
Ieri Veltroni spiegava che lui è sempre stato favorevole alla riduzione dei parlamentari e dei loro stipendi. Eccetera eccetera. E lo era, si suppone, anche quando faceva il vice Presidente del Consiglio.
Ma anche il Pd ufficiale ha una strategia. Noi lo diciamo da mo’ che si devono ridurre i costi della politica. Ma mica si può fare la demagogia. Eh no, che sennò ci crolla il sistema.
Debora Serracchiani parla di forconi e di assalti ai palazzi, se non faremo qualcosa. Rapidamente. Poi elenca le proposte del partito, visto che noi l’abbiamo capita. Esempio: una sola società per ogni comune, così chiudiamo i carrozzoni. Ma questa norma c’era già: una sola società per i comuni sopra i 30.000 abitanti, nessuna sotto. Ma non funziona. Perché quegli altri l’hanno scritta coi piedi e un po' per finta. E perché noi – sì sì, proprio noi – siamo bravi a smontare le leggi. Disarticolare il sistema dall’interno. Purché non crolli, nemmeno per qualche irregolarità.
E dovevo parlare di un viaggio. Ma lo farò, promesso. Intanto oggi ho viaggiato un po’ per la pianura. Il vento e i temporali di ieri hanno fatto questo cielo terso, che si vedeva tutto. Bene e da lontano.
Forse serve anche a questo il vento. Forse soprattutto a questo.

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in viaggio con Manubrio