lunedì 4 giugno 2012

Love is what you want

Bisogna parlare di contenuti. Da qui non si scappa. Anche perché il dibattito sui contenitori va bene a chi deve inventarsene qualcuno per sopravvivere. Ma ai cittadini non interessa.
Chi mi conosce lo sa, quando si tratta di contenuti, mi piace parlarne davvero. Dicendo quello che si vuole e spiegando con che soldi si compra.
Non parli di contenuti se dici che l'Imu è cara, che l'età pensionabile non va aumentata, che questo e quello non va tolto. Non parlo di contenuti, a meno che tu non riesca a spiegarmi anche - ma sul serio, mica a parole - dove andresti tu a prendere i soldi.
Allora, ci sarà tempo anche per queste cose - che sennò val poco la pena di fare politica - ma oggi ho pensato ad altro.
C'è che ieri sera - dopo tre giorni a sentir parlare di famiglia "tradizionale" - mi è venuto da buttar lì su Facebook che "Famiglia è dove c'è amore. Il resto sono balle". Ora, il concetto si potrebbe esprimere meglio, ma ciò che mi ha colpito è stato il numero di "mi piace" raccolto in una domenica pomeriggio. Soleggiata e di inizio estate.
Tra le persone che hanno gradito, c'è chi vive come me. Come noi. Altre non sono sposate per scelta. Ci sarà chi cresce figli da solo e chi vorrebbe sposarsi, ma non può. Perché qualcuno ha deciso che non basta amarsi, ma bisogna anche essere maschio e femmina per potersi sposare, in Italia. Ci sarà pure chi, semplicemente, conosce queste storie e non ne è felice.
Insomma ho pensato che, per ridare fiducia a un popolo stanco, demoralizzato e senza stimoli, contano anche cose che non costano niente. Davvero. Perché, semplicemente, non hanno a che fare coi soldi. Ma, forse, con la felicità, la speranza e tutte quelle cose che rendono bella la vita. E che, tra l'altro, ti mettono la voglia di fare. E di guadagnare, persino.
Se parliamo di contenuti, forse dobbiamo partire da qui, perché le persone hanno voglia di essere felici. E di amarsi.
E poi, sempre meglio parlare d'amore che dell'ultima trovata di Fassina (esiste, ormai è provato) e degli altri giovani turchi. Quelli che per salvarsi, son davvero pronti a mandarci per stracci. Noi e l'Italia.

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