sabato 23 febbraio 2013

VINCA L'ITALIA VIVA

Il giorno dopo le primarie per il Premier, qualcuno mi ha chiesto cosa avrei fatto. Ho risposto: "Farò quello che fa Matteo". Non per un tardivo desiderio di portare il cervello all'ammasso, ma perché credevo e credo nell'Italia Viva. Ho sostenuto Matteo Renzi per questo, mi sono preso qualche responsabilità e non pochi rischi. Mi sono messo in gioco, ho perso e ho vinto. L'ho fatto per un'idea e un progetto di cambiamento dell'Italia. Matteo Renzi ha rappresentato questa idea e questo progetto, l'unico che può darci un futuro. Lo so, non sempre le posizioni e le scelte di Matteo in questi mesi ci sono piaciute. Alcune, semplicemente, le ha sbagliate. Ma noi siamo qui per l'idea e per il progetto. E quelli non li ha sbagliati.
E lo so, non tutti nel Pd hanno capito davvero che, se non cambiamo, questa volta o la prossima qualcuno ci spazzerà via. L'apparato apprezza il Renzi disponibile a "fare la campagna elettorale", ma non ama i "renziani". C'è chi non è disponibile a cambiare, semplicemente perché ha troppo da perdere dal cambiamento. Ma - e qui sta il nocciolo della questione - comunque vadano queste elezioni, nulla sarà più come prima. Dobbiamo decidere se vogliamo essere noi ad imporre il necessario cambiamento o se preferiamo che siano altri ad imporlo, col rischio vero che si facciano male il Pd e - ciò che più conta - l'Italia.
Non abbiamo fatto tutto quel casino, non abbiamo impegnato mesi delle nostre migliori energie, non ci siamo rovinati la carriera politica per consegnare l'Italia Viva alle pulsioni più inutili che la hanno già tanto maltrattata.
Certo, se avesse vinto Matteo... Non ha vinto, ma può vincere l'Italia in cui crediamo. Anche e soprattutto con noi.
ADESSO Vinca l'Italia Viva: da lunedì, in qualche modo, spiegheremo tutto anche a quelli che si ostinano a non capire.

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