Mi stupisco a vedere gente che ti lava la macchina nel parcheggio, mentre fai spesa. E pizzerie, con specialità paella, gestite da cinesi. Altro che barberie e negozietti. Com'è grande la città... Un po' mi sento Pozzetto nel Ragazzo di Campagna. E speriamo che chi dico io non mi chiuda mai su qualche terrazzo, che intanto le piante non so curarle. E che poi piove.
E ti chiedono perché il Partito fa tante storie per lo sciopero della Cgil. E perché tutti parlano - solo - di province e comuni. E perché questa legge elettorale che fa schifo non proviamo a cambiarla col referendum.
Cambiare la legge elettorale, abolire ogni privilegio di casta, semplificare davvero la macchina pubblica. Proporre quello che gli altri agitano per propaganda. E farlo portandosi dietro la forza di questo grande Partito. È così difficile farlo? È cedere all'antipolitica?
Facciamo che è doloroso, un cambiamento che tocca interessi consolidati. Ma per favore, non spacciamo la conservazione dell'esistente per difesa della democrazia. I partiti, che sono fondamentali per la democrazia, si difendono cambiandoli, quando serve. Soprattutto quando non ci sono alternative, se non quella di chiudersi nel proprio fortino sperando che la bufera passi.
P.S.: ci sono tornato ieri alla festa. Un metalmeccanico aveva bisogno di una mano. Ho fatto i caffè, ma non è una notizia, per due ragioni. La prima è che lo faccio da 23 anni. La seconda è che altri lo fanno da più tempo, ma solo perché sono nati prima. Però non è questo il problema. E nemmeno la soluzione.
Torno a ripetere che inutile che i militanti se la raccontino tra loro, se il problema è che "in alto" non vengono recepite le spinte, questo implica che al prossimo discorso di veltroni o chi per lui la base deve presentarsi in massa e cacciarlo. altrimenti continueranno a far finta di non capire.
RispondiEliminaStefano